Gli indiani del Nord America nelle memorie di tre viaggiatori it - Valeria Bello

Il saggio di Valeria Bello presenta una panoramica affascinante sulle tensioni culturali e filosofiche che hanno caratterizzato l’Europa dal Quattrocento al Settecento, mettendo in luce il dualismo di pensiero che ha attraversato questi secoli.
Da un lato, si riscontra il tentativo di “civilizzazione” degli indigeni americani da parte degli europei; dall’altro, emerge nel Settecento il concetto di “buon selvaggio”, portato avanti da figure come Algarotti e Voltaire. Questo ideale rappresenta una riflessione nostalgica e idealizzata sulle civiltà americane, esaltando il loro stile di vita, percepito come semplice e innocente. La contrapposizione tra la celebrazione della bellezza della vita primitiva e la condanna delle pratiche ritenute barbare evidenzia l’ambivalenza degli approcci europei verso il Nuovo Mondo. Le memorie dei tre viaggiatori italiani analizzate dall’Autrice rivelano il volto di epoche segnate dalla rivoluzione del pensiero, grazie alla visione illuministica del Nuovo Mondo come “terra promessa”, che suggerisce non solo una proiezione di speranze e ideali, ma anche un tentativo di riscoprire la felicità e la semplicità perdute. Questo tema risuona ancora oggi nelle discussioni su progresso e sviluppo.
Denso di contenuti, il saggio offre spunti per profonde riflessioni sul colonialismo, sulla cultura, sull’identità e sull’umanità che, in nome della fede e della propria cupidigia, ha spazzato via intere popolazioni dalla Terra.



Valeria Bello nasce a Torino nel 1974 da genitori emigrati dall’Abruzzo, regione alla quale rimane profondamente legata. Da bambina, giocava spesso agli “indiani”, costruendo capanne con gli ombrelli di tutti i membri della famiglia. Si diploma al Liceo Classico V. Gioberti di Torino e si laurea in Lettere Moderne nel marzo del 2002. È proprio durante gli anni degli studi universitari che conosce il professor Marco Cerruti, che sarà il suo relatore per la tesi di laurea. Il professor Cerruti aveva appena pubblicato un libro sulla letteratura di viaggio, nel quale si parla principalmente del nobile L. Castiglioni, appassionato di botanica, il quale trascorse negli Stati Uniti d’America il periodo dal 1785 al 1787. È dal corso tenuto dal suo professore che nasce l’idea di scrivere una tesi di laurea sui nativi del Nord America, che poi sfocia nella pubblicazione di questo libro. L’autrice ha due figli maschi, Manuel e Andrea, ed è amante degli animali; possiede un cane di nome Pongo. Da settembre 2022 frequenta un corso di ballo country-western ed è salita sul podio in entrambe le gare a cui ha partecipato. Attualmente vive e lavora a Torino.

 

 

Genere: Saggistica
Listino: € 15,90
Editore: Vertigo
Collana: Polis
Pagine: 142
Lingua: Italiano

EAN: 9791255371533

 

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