Pape Satan di Jenny Bovenzi

 

Questo non è un "romanzo" nel senso classico del termine: la sua trama, infatti, si sviluppa intorno a storie vere di fantasmi e demoni e racchiude le tragiche esperienze di vita di Caterina, una giovane quattordicenne che improvvisamente si trova di fronte a una situazione assurda e sconcertante. I fatti narrati - raccolti come testimonianza viva dall'autrice dalla voce di Caterina - si svolgono principalmente a Grottaminarda, un comune della Campania, in Provincia di Avellino; nella realtà dei fatti, però, i protagonisti di questa triste esperienza abitano in un altro paese dell'Italia. Per volere di Caterina e per motivi di privacy, i personaggi non sono quelli che realmente hanno vissuto i fatti narrati, per cui, per dare loro un nome, sono stati usati degli pseudonimi. Il primo contatto con gli spiriti avviene a Lampedusa, in occasione di una vacanza: da quel giorno fatale, Caterina è rimasta vittima di ossessivi fantasmi scalpitanti che per lungo tempo non l'hanno più lasciata in pace. Pape Satan è la storia di una vita stravolta, e di tutte le conseguenze che, da quell'incontro fatale, sconvolgono la vita di un'intera famiglia.

 

Giovanna Bovenzi, per gli amici e i conoscenti Jenny, nasce a Caserta il primo maggio 1960. Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, si è poi specializzata con un corso biennale Polivalente, conseguito presso l’Università “Tor Vergata” di Roma, per l’insegnamento agli alunni diversamente abili. Autrice del romanzo storico Figlia di mia madre. Racconto di una strega pubblicato nel 2011 con BookSprint Edizioni, ha vissuto la sua infanzia a Carinola. Per esigenze di lavoro, la sua famiglia si è trasferita a Cascano di Sessa Aurunca, e lì è vissuta fino al 2004, quando si è trasferita a Cuneo per lavoro. Ha insegnato a Mondovì, Verzuolo e Saluzzo fino al 2012, quando, ottenuto il trasferimento, è tornata a vivere in Cascano di Sessa Aurunca. Attualmente è insegnante titolare sul Sostegno presso il Liceo Classico “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca.